
Ci sono uomini, calciatori, che hanno dimostrato di essere grandi anche (forse soprattutto) fuori dal rettangolo di gioco. E penso subito ad Astutillo Malgioglio. E il calciatore, in questo caso, non si discute. Coppa Italia con l'Inter ('81-'82), accoppiata Scudetto-Coppa Italia col Napoli ('86-'87), 41 presenze e 5 reti con la Nazionale. Non è il calciatore, ad essere sulla gogna. Ma l'uomo. Un uomo, che comunque, va detto, merita di essere compreso. Un figlio morto a soli 3 anni in un incidente stradale, e poi il corpo del piccolo trafugato da sciacalli (legati agli scandali calcistici?) che gli chiesero 300 milioni. Un corpo mai restituito. Solidarietà. Indignazione. Ci mancherebbe. Salvatore Bagni, l'uomo che in un Roma - Napoli fece rompere il gemellaggio allora esistente tra le due tifoserie per via del "famoso gesto dell'ombrello" rivolto alla curva giallorossa. L'uomo che ora è commentatore per la Nazionale italiana affiancando Marco Civoli. Un uomo, che nonostante tutto, è stato in grado di dire ( o non dire) tutto ciò (ascoltate):