mercoledì 13 gennaio 2010

Predestinati: Federico Melchiorri

All'interno della mitologia vittimistica (peraltro spesso confermata dai fatti) dei sostenitori dell'U.S.Foggia, come nuvola di Fantozzi, aleggia circospetta, a volte sopita ma mai doma, la voce popolare secondo cui ogni squadra in crisi, qualsivoglia giocatore vicino alla designazione ufficiale di "bidone" o "scartone", al cospetto dell'Uesse ritrova vigore, forza, fortuna e punti. E viceversa (si veda il buon vecchio Lulù Luis Airton "Barrosissimo" Oliveira Barroso). Domenica 10 gennaio, al "R. Fadini" di Giulianova, in occasione di Giulianova-Foggia (1-2), il mito è ridiventato realtà.
Il "Deus ex-machina" Giulianova, 10 gennaio, ore 17.00 circa. Ad una stazione di benzina e metano della periferia cittadina, durante la prima sosta del gruppo cui faccio parte, ci si materializza davanti un omino che asserisce di non aver visto una partita del Foggia per 41 anni, e che oggi, dopo tanto attendere, è andato con il figlio perchè questi è amico di quello del Giulianova, "quello là che ha fatto gol". Il signore in questione ci dice di abitare a Macerata. Ordunque, dove la genesi di questa amicizia?
Le indagini Incuriosito, al mio rientro controllo il marcatore giuliese, tale Federico Melchiorri. Luogo di nascita: Treia, provincia di Macerata. E mi addentro...
Esordio col Tolentino (3 anni tra D e la allora C/2) poi...incredibile...e poi tutto normale nuovamente: Poggibonsi, Sambenedettese, Giulianova. 59 presenze 9 gol nelle serie minori. Bottino pessimo. 7 di questi arrivano nel Tolentino, dove "è una delle pedine insostituibili al cospetto di mister Zannini" (Presentazione ad un'intervista per Quelliche.net) Quest'anno, 15 presenze 3 gol, bottino misero.
Il mito consolidato OK, il ragazzo è giovane, si farà. Dei tre gol di questa stagione, uno lo ha segnato domenica, sfruttando un erroraccio di Bindi; un altro, lo ignoro bellamente (la rete non mi aiuta) e il terzo...il terzo, alla seconda di campionato: Foggia-Giulianova 1-1. 2 su 3 al Foggia, ottima media mitologica.
...incredibile... Dopo i 7 gol (in 30 partite) col Tolentino, il nostro approdò a Siena, serie A, vi rimase un anno e mezzo. Giocò poco, 1 minuto di un Empoli-Siena, 20 dicembre 2006. Ecco cosa combinò in quel drammatico minuto, che forse, almeno per me, ne ha segnato la carriera:
"Siena generoso nel finale, ma il tiro di Chiesa all'ultimo secondo, ostacolato da un compagno, il neoentrato Melchiorri, è l'immagine perfetta della serata grigia degli uomini di Beretta". (http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata-17/empoli-siena/empoli-siena.html).
Citando l'amico "Gal'n": Perchè sparare sulla Croce Rossa?

(Nella foto, il Melchiorri con la casacca del Siena. Nell'unico minuto giocato, ha avuto anche il tempo di applaudire. "Monstre")